Alfredo Pelaia

Alfredo Angelo Pelaia nasce a Limbadi nella provincia di Vibo Valentia il 15 novembre 1887. Figlio di Francesco Saverio, calzolaio, e Maria Rosa Dimundo, filatrice, una modesta famiglia di Limbadi, emigrata in Argentina agli del Novecento. Pelaia padre, chiuse la sua bottega di
calzolaio che, come quelle di altri artigiani, era luogo di ritrovo dove la sera si faceva musica, e decise di andare a «fare l’America» in Argentina. È stato cantante, chitarrista di talento e compositore prolifico, autore di musiche e canzoni di
successo come la popolare samba «Los claveles mendocinos», considerata un simbolo del folklore mendosino e cantata anche dal mitico Carlos Gardel del quale Alfredo è stato amico, contribuendo con diverse canzoni al suo repertorio (Campana ). Arrivato a Mendoza ancora
ragazzo, Alfredo «assimilò con successo il modello tipico regionale e poté essere felice interprete della nostra canzone popolare» (Rodríguez e Moreno de Macía). Giunse alla notorietà mondiale per la sua feconda vena compositiva alla quale si devono valzer come il popolarissimo e struggente Adios, adios, Recuerdos, «lusion, e molti altri. un precursore della
musica cuyana nella capitale porteña (Sánchez). Con il marchio Victor, la più importante casa musicale argentina, ha registrato dischi in diversi duetti vocali: Pelaia-Paolantonio, PelaiaCatán, Pelaia-Pizarro, Pelaia-Tejeda de Ruiz, Pelaia-Donaldson, Pelaia-Carranza e il più popolare Pelaia-Italo. Muore a Flores all’età di 55 anni.

Emilio Pelaia

Emilio Pelaia era nato a Limbadi nel 1894, studiò al Conservatorio Santa Cecilia di
Armonia e composizione a Buenos Aires, per perfezionarsi in violino a Praga. ritorno al paese, si dedicò preferibilmente all’insegnamento. Fu insegnante di cultura musicale nelle scuole dipendente dal Ministero dell’Istruzione della nazione, titolare della Cattedra Superiore di
Violino al Conservatorio D’Andrea. È stato direttore della filiale Sud di detto
costituzione e poi diresse il Conservatorio Pelaia. Il suo intenso lavoro giornalistico e
lezione non gli ha impedito di produrre numerose e pregevoli composizioni di vario genere. Morì a Buenos Aires nel 1983.

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