Sabato 4 marzo 2023 alle ore 10,30 a Francavilla Angitola (VV), rione Pendino, via Le Torri, sarà inaugurata la casa museo “il Romitorio”, opera da lungo tempo sognata ed ora concretamente realizzata dal fraticello francescano francavillese Padre Tarcisio Rondinelli. Dopo aver accuratamente restaurato un vetusto fabbricato sito in un angolo appartato del rione Pendino ed averlo adibito, a partire dal 2010, a propria residenza abituale (una dimora piccola e modesta, tanto da essere designata come romitorio, ma comunque sobriamente confortevole) padre Tarcisio ha quindi acquistato l’adiacente casa, vecchia e da molti anni disabitata e dissestata, con l’intenzione di aprirvi nuovi locali destinati ad installarvi il suo studio-officina-laboratorio artistico e a realizzare sale museali per ospitare esposizioni stabili e temporanee, manifestazioni e incontri culturali, religiosi, letterari e di vario interesse sociale. Essendo finalmente terminati nel 2022 i lavori di ristrutturazione edilizia, e avendo approntato negli ultimi mesi gli interventi di opportuno arredamento dei vari ambienti, recuperati per adibirli a stanze museali, è giunto ora il momento di inaugurare ed aprire al pubblico la “casa museo del Romitorio”. Questa nuova ala del complesso del Romitorio si sviluppa su due piani fuori terra. Nel piano superiore, facilmente comunicante con l’abitazione di p. Tarcisio, oltre ad un bagno, sono state ricavate due ampie stanze: -una adibita a “studio” di p. Rondinelli, fondatore del Romitorio, ed arredata con quadri, libri, stampe e grafici vari attinenti alla Terra Santa, territorio dove padre Tarcisio ha svolto per circa 50 anni il suo “servizio” di religioso francescano; -la seconda stanza è dedicata a Francavilla (ossia al mondo del “paese del Drago” e di San Foca Martire) nonché a san Francesco d’Assisi e all’Ordine dei Francescani: vi sono esposte tante pirografie create da padre Rondinelli, insieme a diverse e suggestive opere grafiche (scorci, angoli e monumenti francavillesi)dell’artista professoressa Lina Ruperto, autentico braccio destro di padre Tarcisio; nonché graziosi modelli in miniatura di luoghi tipici francavillesi (la zona dei “Ruderi” di Pendino, il Calvario Greco, la fontana ecc.) realizzati dal francavillese Lello Torchia. Dalla stanza “di Terrasanta”, come anche dalla stanza “di Francavilla”, tramite una scala lignea, si sale ad un soppalco, ognuno dei quali è stato arredato con quadri creati dal pirografo di padre Rondinelli, raffiguranti argomenti e temi specifici della stanza sottostante.
Tramite una scala interna, dal piano superiore si scende a quello inferiore, sito al piano terra; i due ampi locali opportunamente restaurati sono destinati ad esposizioni artistiche, letterarie e religiose, nonché ad ospitare eventuali incontri e manifestazioni culturali e sociali di vario genere; attualmente nella prima sala è stata allestita una mostra sulle varie confessioni cristiane non cattoliche (ortodossi, luterani, evangelici, anglicani ecc.); nella seconda sala l’esposizione illustra le religioni non cristiane. Ancora al livello del piano terra, in un locale, anticamente utilizzato come stalla e magazzino rurale, è stato installato un “Pantheon”, illustrante i principali culti religiosi diffusi sulla Terra (ebraismo, islam, induismo, buddismo, ecc.).
L’insediamento del Romitorio di Francavilla Angitola non rappresenta solamente un modello esemplare di riqualificazione architettonica e urbanistica di una porzione fatiscente, dissestata e disabitata del rione più antico del paese, ma, grazie agli stretti legami intessuti e mantenuti da padre Tarcisio Rondinelli sia con i suoi confratelli francescani, sia con diverse persone originarie soprattutto dal Libano e dalla Siria, diventa un’occasione propizia per far conoscere il nome del nostro piccolo paese calabrese nei vari Stati del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente (Israele, Palestina, Giordania, Libano, Siria, Cipro, Egitto) dove da molti secoli i Francescani svolgono la loro meritoria attività operativa. In verità il “Romitorio” aperto a Pendino è un’istituzione fraternamente connessa alla CUSTODIA DI TERRA SANTA, “Provincia” speciale e internazionale dell’Ordine dei Frati Minori istituito da San Francesco d’Assisi. I due emblemi caratteristici dell’Ordine dei Frati Minori e della Custodia di Terrasanta, lo stemma delle “Braccia incrociate” e la “Croce di Gerusalemme” sono riprodotti nei punti più disparati del Romitorio, nei quadri, nei mosaici, nelle vetrate, financo nelle lampade o lampadari artistici appositamente creati da padre Tarcisio Rondinelli.
Qui ci piace ricordare che il 9 febbraio 2019 il Rev.mo Padre Francesco PATTON, autorevole “Padre Custode di Terrasanta”, accompagnato dal Frate siriano François Marie SHAMEY e da Padre Sergio GALDI, Commissario di Terrasanta per la Campania e la Calabria, era venuto a Francavilla per visitare il primo nucleo del Romitorio (quello della dimora di p. Rondinelli e della grotta-refettorio) ed aveva pienamente apprezzato le varie iniziative religiose, artistiche, culturali e letterarie (inclusi ovviamente i vari libri scritti da p. Tarcisio dopo il suo rimpatrio definitivo dalla Terrasanta) ideate e realizzate da padre Rondinelli nel suo paese natale.
Dopo la visita fatta nel 2019 dal Custode di Terrasanta, Padre Francesco Patton, il sopra menzionato padre Sergio Galdi, in qualità di Delegato della Custodia, è ritornato altre volte a Francavilla per salutare il confratello p. Tarcisio e per visionare l’andamento dei lavori di ristrutturazione dell’ala destinata ad ospitare la “Casa Museo del Romitorio”.
La comunità di Francavilla Angitola (comprendente non solo i residenti in loco, ma allargata ai tantissimi francavillesi trasferiti in Italia o all’estero, ai loro figli e discendenti, nonché a diversi amici forestieri che amano talvolta venire nel nostro paese) deve sentirsi orgogliosa di ospitare nel cuore antico del territorio comunale un’istituzione religiosa, civile e culturale come il Romitorio di Pendino, un’autentica oasi di pace, dove le persone che vengono a visitarla – siano essi cattolici, ortodossi o protestanti, islamici o ebrei, agnostici o atei – vengono accolti con una formula di saluto di valore universale: Pace e bene, versione italiana dell’antico motto latino francescano Pax et bonum. Vincenzo Davoli

Fotogallery a cura di Pino Pungitore

Padre Tarcisio Rondinelli

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