Ecco cosa rimane della grangia certosina di Nicotera Marina (VV), oggi nota come località San Giovanni.
L’archeologo Antonio Vescio ha tradotto ciò che c’è scritto sulla fontana:

VIATORIBUS AGRICOLISQUE
ÆSTIVO SITIBUNDIS ARDORE
HOC OPUS NAJADIBUS SACRU(M)
PUBLICO CAPTUS AMORE
EUGENIUS MILETO
POSUIT
[…]M MDCCCXXI
Per i viandanti e i contadini
Assetati dalla calura estiva
Quest’opera sacra alle Naiadi*
Per amore della collettività
Eugenio Mileto
Innalzò
1821

*Ninfe delle acque

Secondo alcuni, questo terreno fu donato a San Bruno da Ruggero il Normanno e proprio qui fondò la sua grangia prima di costituire la Certosa di Serra San Bruno. Secondo altri invece, è stato Federico II di Svevia a donare il terreno di Nicotera. San Bruno fece visita a Nicotera quando accompagnò papa Urbano II in Calabria, sostando nel castello normanno, ricostruito nel Settecento dai Ruffo, oggi museo archeologico. È probabile che il terreno sia stato regalato ai certosini da Federico II in ricordo di quella visita.
Ruggero I donò diversi terreni a S. Bruno per la costruzione della sua certosa e delle varie grange che servivano da sostentamento alla certosa madre.

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