Inizia oggi il nostro viaggio sulle tracce di San Francesco di Paola nel mondo. Un percorso che ci farà conoscere terre lontane della Calabria, ma che sono legate al fenomeno dell’emigrazione. Il nostro primo porto di approdo è il Brasile e più precisamente nello stato di Rio Grande do Sul. Al Santo Patrono di Calabria è intitolata una città di oltre 20 mila abitanti, fondata il 7 gennaio del 1903.

La zona dove oggi si trova il comune di São Francisco de Paula era abitata dagli indios Caagua della tribù dei Coronados. Con l’estinzione di questi, la regione divenne il percorso dei mandriani, che andavano dal Rio Grande do Sul a San Paolo.

L’insediamento della città iniziò quando Pedro da Silva Chaves, capitano di ordinanza nella regione sopra le montagne, donò un’area di terreno per la fondazione del villaggio, che divenne patrimonio di una chiesa costruita sul sito. Il capitano avrebbe battezzato questa chiesa São Francisco de Paula, un santo della sua devozione. Il primo parroco fu suo figlio, padre José da Silva Leal Leme, nel 1762.

Nel 1809 il villaggio di Cima da Serra divenne parte del comune di Santo Antônio da Patrulha. Nel 1852 il villaggio fu elevato a parrocchia di Cima da Serra, divenuto comune (São Francisco de Paula de Cima da Serra) nel 1878.

La città  perderà il soprannome di Cima da Serra intorno al 1930, lasciando solo São Francisco de Paula. Tuttavia nel 1889 il comune si estinse e fu annesso a Taquara do Mundo Novo (l’attuale Taquara). Nello stesso anno il comune venne ricostituito, estintosi nuovamente nel 1892, e riannesso a Taquara. Finalmente, nel 1903, un altro sviluppo, questa volta definitivo.

Fino agli anni Quaranta, il comune di São Marcos e le località di Fazenda Souza, Vila Seca, Criúva e Vila Oliva appartenevano a São Francisco de Paula. Da allora appartennero a Caxias do Sul. Cambará do Sul, emancipata nel 1963, e Jaquirana, emancipata nel 1987, appartenevano anche a São Chico, come viene affettuosamente chiamato il comune di São Francisco de Paula.

São Francisco de Paula è una città votata al turismo rurale, un punto di riferimento per tutta la regione con ristoranti e altre attrattive. All’interno del territorio municipale a soli 3 km dal centro abitato troviamo il Castello Montsalvat molto utilizzato per eventi pubblici e culturali.

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