Tra le città che hanno accolto gli emigranti italiani c’è Montevideo, capitale dell’Uruguay, detta anche la città Vecchia. Le sue origini risalgono all’inizio del XVIII secolo. Infatti, tra il 1680 e il 1683, al fine di contestare la sovranità spagnola sulla regione, i colonizzatori portoghesi provenienti dal Brasile crearono lungo la costa del Rio de la Plata un insediamento chiamato Nova Colonia do Sacramento. Gli spagnoli non fecero nulla per riaffermare il loro dominio sino al 1723, quando incominciarono a fortificare le alture che circondavano la baia di Montevideo costringendo i portoghesi alla ritirata. Fu così che una spedizione spagnola proveniente da Buenos Aires e organizzata dal governatore Bruno Mauricio de Zabala fondò la città dandole il nome di San Felipe y Santiago de Montevideo, nome che sarebbe poi stato abbreviato in Montevideo. In breve tempo divenne una delle più importanti città della regione del Rio de la Plata, tanto importante da competere già da allora con Buenos Aires. Nel 1776 Montevideo divenne sede di comando navale la cui autorità spaziava dalla costa argentina, l’isola di Fernando Po e le Malvine.

Antica stampa di Montevideo

L’emigrazione italiana in Uruguay inizia intorno al 1821 ma è con il post Unità d’Italia che si incrementa, protraendosi fino al 1920, dopo di che il numero di viaggiatori scende fino ad annullarsi.

Gli italiani che arrivarono in questo periodo, così come nella quarta fase dopo la seconda guerra mondiale, diedero un grande apporto all’architettura e alla gastronomia uruguaiana. In questo periodo si ebbe la fondazione dell’ospedale italiano di Montevideo, datato ultima decade del secolo XIX, che porta il nome di un monarca italiano, re Umberto I di Savoia. Gli italiani che emigrarono in Uruguay nell’Ottocento lavorarono principalmente nel settore edile, commerciale ed agricolo. Alcuni riuscirono ad aprirsi strada come politici ed imprenditori nel Novecento. Infatti Francesco Piria, figlio di genovesi, divenne uno dei principali costruttori dello Stato sudamericano, creando anche una cittadina balneare che ancora oggi porta il suo nome: Piriápolis.

Emigrati italiani che si stanziarono in un quartiere operaio Punta de Rieles – Bella Italia, che si trova nel nord della città. Ha una popolazione di circa 20.000 persone e creato appositamente all’inizio del XX . Attualmente è un quartiere rurale e residenziale dell’area periferica della città.

Veduta Bella Italia

Nel mese di marzo del 1963, nasceva a Montevideo l’Associazione Calabrese dell’Uruguay, ma tanti sono i calabresi che hanno dato lustro al paese. Tra questi Domingo Arena da Briatico, uno dei padri della costituzione uruguagia, l’artista Juan José Severino originario di Morano Calabro.

José Batlle e Domingo Arena

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