Bellissima passeggiata nel bosco.
Monte Pecoraro.
Siamo arrivati al punto più alto di circa 1417 m slm. Oltre a respirare aria pura, pulita, testimoniata anche dalla polmonaria depositata sugli abeti bianchi e aver ammirato i faggi, abbiamo fatto un tuffo nel passato.
Le niviere sono grandi fosse nel terreno che in passato venivano rivestite di felci o pietre per adagiare la neve e pressarla, ricoprendola con felci. Il ghiaccio durava fino all’estate e serviva per avere alimenti e bibite freschi, e gustare un buon gelato.
La Pietra del Caricatore o di Lu Moru, un monolite granitico dal quale gli scalpellini serresi estraevano blocchi di granito per realizzare i bellissimi portali, tra i quali Biagio Lo Moro, dal quale prese nome il monolite.
La torretta borbonica costruita sfruttando un monolite come base.
Il triste ricordo di tre boscaioli colpiti da un fulmine, testimoniato dall’albero carbonizzato, noto come albero degli “allampati”.
Le varie delucidazioni su piante, alberi, sul fungo saprofita e tanto altro da parte di Nicola Romeo Arena – Guida Ambientale Escursionistica

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