La chiesa calabrese ha un nuovo Beato. Don Francesco Mottola da Tropea con la celebrazione che si è svolta nella mattinata di oggi nella cattedrale della sua città natale. Nato a Tropea il 3 gennaio 1901, don Francesco frequenta le scuole nel Seminario vescovile locale, di cui fu il primo seminarista nel 1911. Dopo gli studi in filosofia e teologia, viene ordinato sacerdote nel 1924 ed esercita il suo ministero come scrittore, predicatore, confessore, direttore spirituale. Nel 1935 inizia ad organizzare piccoli gruppi composti di sacerdoti e laici, “i certosini della strada”, secondo un ideale di carità e preghiera contemplativa. Fonda in tutta Italia varie “Case della carità” per l’accoglienza e l’assistenza di bambini, poveri, anziani e disabili. Don Mottola era un uomo di preghiera, carità e speranza, cresciuto sotto la guida spirituale di un altro grande francescano di Calabria, padre Leone Pileggi. Nel 1942, a 41 anni, era stato colpito da una paralisi e perde anche l’uso della parola. Ma la malattia non ferma il suo ministero sacerdotale: con amore e speranza, don Francesco accetta la Croce fino alla fine. Muore il 29 giugno 1969, all’età di 68 anni, a Tropea. E qui riposano le sue spoglie: ai piedi del Crocifisso, nella Cattedrale cittadina. Il 5 ottobre 1981 viene avviata la causa di beatificazione. Il 17 dicembre 2007, don Francesco fu dichiarato Venerabile. Il miracolo che gli apre la strada agli onori degli altari riguarda un giovane diacono, ora sacerdote, guarito da una grave malattia ai reni dopo aver visto in sogno don Francesco, di cui era particolarmente devoto. Il 2 ottobre 2019, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo al miracolo attribuito alla sua intercessione ed oggi don Mottola, “perla del clero calabrese”, diventando un nuovo beato.

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