La Presenza Bizantina in Calabria
La Calabria, una delle regioni più meridionali d’Italia, è stata nel corso della sua storia un crocevia di culture e influenze. Tra le varie civiltà che hanno lasciato un segno indelebile nel suo patrimonio storico e culturale, spicca la presenza bizantina, che ha avuto un impatto significativo nello sviluppo sociale, religioso e artistico della regione.
Storia della presenza bizantina
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C., la Calabria passò sotto il controllo dell’Impero Bizantino, il quale cercò di mantenere la propria influenza in Italia anche attraverso la reconquista di territori. Nel VI secolo, con l’arrivo di Giustiniano I, vi fu una riorganizzazione amministrativa e una promozione della religione cristiana, che portò alla costruzione di numerose chiese e monasteri.

L’importanza del commercio marittimo rese la Calabria una regione strategica per i Bizantini, fungendo da ponte tra l’Oriente e l’Occidente. I porti calabresi, come quelli di Reggio e Crotone, divennero centri vitali per il commercio, facilitando gli scambi culturali e commerciali.
Architettura e arte
La presenza bizantina si riflette chiaramente nell’architettura e nelle arti visive della Calabria. Le chiese bizantine, spesso caratterizzate da mosaici elaborati, affreschi e decorazioni dorate, rappresentano una fusione di stili occidentali e orientali. Esempi significativi possono essere trovati nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Gerace, che conservano elementi tipici dell’arte bizantina.
I mosaici, in particolare, sono testimoni di una tradizione artistica che ha influenzato profondamente le tecniche locali. Molti di questi lavori artigianali presentano immagini religiose che raccontano storie bibliche e santi patroni, riflettendo l’importanza della religione nella vita quotidiana dei calabresi.
Non dimentichiamo la Cattolica di Stilo una piccola chiesa bizantina a pianta centrale, di forma quadrata, costruita con muratura in mattoni, il cui tetto è costituito da cinque piccole cupole.

Lingua e cultura
La lingua greca continuò ad essere parlata in Calabria per secoli, grazie alla presenza bizantina e all’influenza dei coloni greci. Questa eredità linguistica ha contribuito alla formazione di numerosi termini dialettali calabresi, molti dei quali sono ancora utilizzati oggi. L’influenza bizantina è evidente anche nei costumi popolari, nelle tradizioni e nei festeggiamenti religiosi.
La presenza bizantina in Calabria ha lasciato un’impronta profonda e duratura, contribuendo non solo al patrimonio architettonico e artistico, ma anche alla cultura e all’identità della regione. Oggi, questa storia continua a essere oggetto di studio e di valorizzazione, permettendo ai calabresi e a chi visita la regione di riscoprire un passato ricco e affascinante, in cui elementi bizantini si intrecciano con le tradizioni locali.
