Prima che Milano diventasse capitale della moda, Catanzaro vestiva l’élite europea con i suoi preziosi velluti. Nel ‘500, questa città calabrese non era solo nota per la seta, ma era considerata la capitale europea del velluto.

L’eccellenza dei tessuti catanzaresi era tale che persino il Vaticano li richiedeva per i suoi paramenti e arredi sacri più preziosi. Pensate: i papi e i cardinali vestivano tessuti provenienti dalla Calabria!

Questa tradizione era così prestigiosa che nel 1519 l’Imperatore Carlo V conferì a Catanzaro il titolo di “Consolato dell’Arte della Seta”. Gli artigiani catanzaresi erano così ricercati che venivano chiamati a insegnare le loro tecniche in altre importanti città europee, da Palermo fino alla Francia.

Il velluto divenne uno dei simboli della città, tanto da essere incluso nelle famose “tre V di Catanzaro”: vento, velluto e Vitaliano (il santo patrono).

Un capitolo quasi dimenticato della nostra storia che testimonia quanto sia profonda e antica la tradizione manifatturiera italiana. Le radici dell’eccellenza del Made in Italy affondano in luoghi e storie che meritano di essere riscoperte.

Autore

Lascia un commento

Translate »
error: Content is protected !!