Lo sapevate che grazie alla musica è possibile creare una connessione speciale con una persona affetta dalla malattia di Alzheimer? Molti studi hanno dimostrato chiaramente che la musica può evocare una reazione o anche ricordi in persone con il morbo di Alzheimer. Per esempio, a volte una persona può avere difficoltà a trovare le parole giuste da usare ma invece è capace di cantare una canzone per intero senza problemi.

Le memorie musicali sono molto spesso conservate nell’ Alzheimer perché le zone del cervello responsabili per tale tipo di memoria sono in parte risparmiate dalla malattia. Infatti, nella maggior parte di questi pazienti la memoria musicale è ben conservata e gli stessi individui sono indistinguibili dai soggetti sani nel riconoscere melodie e ricordare i versi di una canzone. Non dimentichiamo inoltre che in pazienti con demenza secondaria alla malattia di Alzheimer la musica può ridurre il loro livello di stress e agitazione, alleviare sintomi di depressione e stimolare movimenti facciali, facilitare le capacita motorie e verbali e infine offrire benefici dal punto di vista emotivo e comportamentale. In ogni caso, se decidiamo di utilizzare la musica per aiutare una persona affetta dal morbo di Alzheimer, è bene prestare attenzione ad alcuni suggerimenti:

1. Pensare sempre alle preferenze musicali della persona. Che tipo di musica piace di più? Quale musica potrebbe evocare ricordi e momenti felici nella vita di quella persona.
2. Creare l’atmosfera giusta. Per calmare la persona amata durante i pasti o durante la routine igienica mattutina, fare ascoltare della musica o cantare una canzone rilassante. Quando si desidera rafforzare lo spirito della persona amata, usiamo musica allegra o dal ritmo più veloce.
3. Cantare insieme può migliorare l’umore delle persona affetta dalla malattia e migliorare la nostra relazione. Alcuni studi suggeriscono che la memoria musicale funziona in modo diverso rispetto ad altri tipi di memoria e il canto può aiutare a stimolare ricordi unici.
4. Incoraggiare il movimento aiutando la persona ad applaudire o battere i piedi al ritmo della musica suonata. Se possibile, valutare l’idea di ballare con lui o lei.
5. Prestare sempre attenzione alla risposta. Se la persona amata sembra apprezzare alcune canzoni, facciamole ascoltare più spesso. Se invece reagisce negativamente a una melodia o a una canzone particolare, scegliere immediatamente qualcos’altro.
6. Evitare la sovrastimolazione. Durante l’attività musicale, eliminare, se possibile, qualsiasi altro rumore in competizione. Spegnere la TV, la radio o il cellulare. Chiudere la porta. Impostare il volume della musica in base alla capacità uditiva della persona amata. Se si usa la radio, scegliere la musica che non sia interrotta dalla pubblicità, perché potrebbe creare confusione nella persona amata.

In conclusione, la musicoterapia può essere un potente strumento per aiutare i pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer. Studi hanno dimostrato chiaramente che può aiutare a stimolare il cervello, evocare ricordi e ridurre l’ansia e l’agitazione. Con una pianificazione e attenzione incorporare la musica nella routine quotidiana della persona amata può fornire enormi benefici emotivi e comportamentali in generale migliorare la qualità della vita della persona amata.
