Un palmento che non conoscevo nei pressi dell’agriturismo “Antico Palmento” di Belvedere Marittimo (CS).
Riporto ciò che c’è scritto sul cartello informativo di questo palmento:
PALMENTO ROMANO
Sec. III-IV d.C.
Il manufatto è inscrito in un complesso produttivo di età tardo-romana, come suggeriscono i materiali ceramici e i laterizi rinvenuti in una vasta area limitrofa.
Del lacus vinarius rimane una grande vasca di spremitura (m 2,60 x m 1,50 e profonda cm 35 circa), collegata per mezzo di una canaletta a una sottostante vasca circolare con diametro di m 1,30.
Studi piu recenti attribuiscono il palmento alle popolazioni indigene di età brettia (V-IV sec. a.C.).
Le prime due foto sono prese da Google Maps. Segue un collage di vari palmenti sparsi in Calabria!
Cosa sono i palmenti?
Parecchie testimonianze della produzione di vino in Calabria ci vengono date dai “palmenti”, vasche che servivano per la produzione del vino, scavate nella roccia, nelle grotte, oppure costruite in muratura. I palmenti appartengono a diverse epoche, da quella pre-ellenica a quella bizantina, qualcuno fino ai giorni nostri. Spesso su di essi sono incisi delle croci. Il termine deriva dal latino “palmes, palmitis”, tralcio di vite o da “paumentum”, l’atto di battere, pigiare. Il tipico palmento era costituito da due vasche, comunicanti tra loro attraverso un foro: una superiore, dove l’uva veniva pigiata, ed una inferiore, dove si raccoglieva il mosto.
