L’Independence Day, celebrato ogni anno il 4 luglio, segna la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America dal dominio britannico nel 1776. Questa data è un simbolo di libertà e autogoverno, ma pochi conoscono il contributo fondamentale che alcuni italiani hanno dato a questa lotta per la libertà. Tra i nomi più significativi, spiccano Filippo Mazzei, Giuseppe Maria Vigo e Carlo Bellini.

Filippo Mazzei: Il Pioniere dell’Indipendenza

Filippo Mazzei, originario della Toscana, arrivò negli Stati Uniti nel 1773 e divenne una figura cruciale nella rivoluzione americana. Mazzei non solo era un abile agronomo, ma anche un appassionato sostenitore delle idee illuministe, che lo portarono a entrare in contatto con figure chiave come Thomas Jefferson. La sua opera “Discorso sulla libertà” espresse chiaramente le sue convinzioni riguardo ai diritti umani e alla lotta contro la tirannia. Mazzei contribuì attivamente alla causa rivoluzionaria, raccogliendo fondi e supportando le truppe americane. Secondo fonti storiche, Mazzei pubblicò un opuscolo che conteneva la frase “Tutti gli uomini sono per natura ugualmente liberi e indipendenti”, una frase che Jefferson riprese quasi integralmente nella Dichiarazione d’Indipendenza

Giuseppe Maria Vigo: Il Fondatore di una Nazione

Giuseppe Maria Vigo, altro importante esponente della comunità italiana in America, giocò un ruolo sostanziale nel campo militare. Nato a Torino, Vigo si trasferì negli Stati Uniti e si arruolò nell’esercito continentale, dove si distinse per le sue capacità strategiche e il suo coraggio. Le sue azioni valorose durante la guerra d’indipendenza furono fondamentali nel garantire vittorie decisive contro le forze britanniche. La sua dedizione e il suo spirito combattivo simboleggiano l’impegno degli italiani al servizio della libertà americana.

Carlo Bellini: Il primo italiano delle università americane

Nel novembre del 1774 arrivò in America ufficialmente per aiutare il suo amico e connazionale Filippo Mazzei, divenuto stretto collaboratore di Thomas Jefferson, ad “introdurre la coltura della vite, delle olive e di altre piante italiane”, in realtà, per aderire al movimento rivoluzionario americano.

Nel 1779, su indicazione di Jefferson, Bellini fu nominato professore di lingue moderne presso il College of William and Mary, a Williamsburg, primo italiano ad insegnare in un’università americana. Bellini insegnò italiano, francese e spagnolo per 24 anni. Fu l’unico membro della Facoltà a rimanere a Williamsburg, anche durante il periodo dell’occupazione di Cornwallis nel 1780-1782, nel ” tentativo di proteggere l’apparato bibliotecario e scientifico.” Si ritirò dall’insegnamento nel 1803 a causa di problemi di salute, pochi mesi prima della sua morte nel giugno 1804.

Conclusioni

L’Independence Day non è solo una celebrazione della vittoria contro il colonialismo britannico, ma rappresenta anche un tributo a tutte le persone che, provenienti da paesi diversi, hanno contribuito a plasmare la nazione americana. Gli italiani Filippo Mazzei, Giuseppe Maria Vigo e Carlo Bellini sono esempi di come il coraggio, l’impegno e la determinazione possano fare la differenza in un momento cruciale della storia. Riconoscere il loro apporto è fondamentale per una comprensione più completa della lotta per la libertà e della nascita degli Stati Uniti d’America.

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