Aveva latinizzato il suo nome, Giovan Paolo Parisio, in Aulo Giano Parrasio, nato a Figline Vegliaturo, un borgo della provincia di Cosenza, il 24 dicembre del 1470. Come molti umanisti ebbe una vita errabonda. Dopo aver fatto un viaggio di studio a Corfù, ritornò in patria dove aprì una scuola. Si trasferì nel 1495 a Napoli dove ottenne cariche e favori dal re di Napoli Ferrandino. Risiedette per qualche tempo a Roma per poi trasferirsi nel 1499 a Milano dove sposò la figlia dell’umanista greco Demetrio Calcondila. Rimase a Milano fino al 1506; dopo aver abitato a Vicenza, Padova e Venezia, nel 1511 tornò a Cosenza, dove fondò l’Accademia Cosentina. Recatosi nel 1513 a Roma, invitato da papa Leone X, vi insegnò sia eloquenza nell’Accademia Pomponiana che latino nell’Archiginnasio. Rimase a Roma fino alla morte di Leone X (1521), dopo di che ritornò definitivamente a Cosenza. Ai fiumi del territorio cosentino Parrasio dedicò un trattatello conservato dal ms. Napoli, Biblioteca Nazionale, XIII. B. 16, che nel 2023 è stato oggetto di studio in una tesi di laurea di Luigi Del Gaudio (Università di Napoli Federico II). Con un atto testamentario (tramandato dal ms. Neap. Lat. 61 ed edito ora da Mario Manfredini e Caterina Tristano) Parrasio lasciò in eredità la propria biblioteca all’amico Antonio Seripando. Dopo alcuni spostamenti (San Giovanni in Carbonara e Vienna), oggi molti volumi parrasiani sono conservati alla Biblioteca Nazionale di Napoli: non pochi sono i codici dell’umanista ancora inediti o poco studiati, testi annotati e soprattutto commenti ad autori classici e raccolte di “excerpta” da autori antichi.

Tra le opere si ricordiamo: Retoricae breviarium ab optimis utriusque linguae auctoribus excerptum, Iani Parrhasii Liber de rebus per epistolam quaesitis. Henr. Stephani Tetrastichon de hoc Iani Parrhasij alijsque quibus poetas illustrauit libris … Adiuncta est Francisci Campani Quaestio Virgiliana.

Oltre a essere un grande Umanista, Parrasio è stato il fondatore dell’Accademia Cosentina, una delle primissime accademie fondate in Europa, la seconda del Regno di Napoli nel 1511. L’accademia ha lo scopo di diffondere con ogni mezzo e verso ogni direzione, la cultura; valorizzare artisti e scienziati; difendere i grandi valori umani, artistici, scientifici, culturali della società nazionale; essere presente nei dibattiti culturali della città; incoraggiare i giovani sulla via dello sviluppo e della riforma culturale. L’Accademia organizza, una o due volte al mese, conferenze, dibattiti e tavole rotonde. L’edificio che oggi la ospita, risalente alla prima metà del ‘900 sorge nella Piazza XV Marzo, popolarmente nota come Piazza Prefettura.
