A cinque anni dal suo ultimo spettacolo in Cina, il Balletto del Teatro alla Scala di Milano è finalmente tornato in terra cinese per una attesissima tournée. Si è esibito a Hong Kong in tre diverse serate (15, 16 e 17 marzo) ne “Le Corsaire”, balletto in tre atti basato sul poema Il corsaro di Lord Byron (1814) e musicato da Adolphe Adam, nell’ambito del 52esimo Hong Kong Arts Festival. Dal 21 al 24 marzo, la compagnia scaligera è andata in scena, poi, al Grand Theatre di Shanghai con “Giselle”, un balletto romantico in due atti del 1841, ideato da Théophile Gautier a partire dall’opera De l’Allemagne di Heinrich Heine e musicato dallo stesso Adolphe Adam. L’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti, ha assistito ai due spettacoli accompagnato, rispettivamente, dal Console Generale di Hong Kong, Carmelo Ficarra, e dal Console Generale di Shanghai, Tiziana D’Angelo.

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è una delle più prestigiose compagnie di danza classica al mondo, con quasi 250 anni di storia alle spalle. La compagnia è anche uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese in ambito artistico e culturale, in quanto espressione d’eccellenza di una forma d’arte che affonda le sue radici nelle corti del Rinascimento italiano, eguagliando per importanza la pittura, la musica e la poesia. La tournée è stata anche l’occasione per promuovere ulteriormente il dialogo tra Italia e Cina, mettendo a frutto il linguaggio non verbale della danza che, con la sua insita espressività, si rende universale e, quindi, in grado di azzerare ogni distanza culturale. “Le arti coreutiche sono uno strumento ideale di comunicazione interculturale e, quindi, un eccellente strumento di diplomazia”, ha affermato l’Ambasciatore Ambrosetti. “Ritengo – ha aggiunto Ambrosetti – che questa tournée possa aiutare i nostri due Paesi a consolidare e rinnovare un dialogo che vede protagoniste due identità tanto eterogenee quanto complementari come l’Italia e la Cina”.

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