Commento e foto dell’escursionista tenace, Antonio Aricò!


Tutto inizia qualche anno fà, incuriosito dalla bellezza di una statua posta nella chiesa matrice di Scilla, scopro grazie ad un vecchio libro che la stessa fu traslata in quel luogo nel 1886 da una piccola chiesa ormai in rovina fatta riedificare nel 1703 da Francesco Maria Ruffo, sulle precedenti rovine di un tempietto molto più antico, posto sui piani dell’Aspromonte. Spinto dalla curiosità e dalla sete di sapere, sono partite le ricerche, e da li grazie a vecchi libri e mappe e soprattutto tanti, ma tanti chilometri eccola davanti ai miei occhi.

Lo stralcio del libro:
“Moriva intanto D. Francesco Maria Ruffo nel 1704, e non avendo
figli, gli succedeva nel feudo il nipote D. Guglielmo, figlio di
Tiberio Ruffo, suo fratello. Questo principe, quando era semplicemente duca di Guardialombarda, faceva riedificare un tempietto, dedicato al principe degli Apostoli,già diruto per vecchiezza, posto su’ piani di Aspromonte, e lo compiva nel 1703, cioè un anno prima che morisse lo zio. Questo tempietto da remotissimo tempo era stato edificato da’ suoi antenati, e fu dedicato a S. Pietro, forse in memoria di Pietro Ruffo, conte di Catanzaro e signore assai potente sotto il dominio degli Svevi. Riedificata quella chiesetta, D. Guglielmo vi collocò sull’unico altare il busto marmoreo del principe degli Apostoli, bellissima scultura della scuola del Bernini del XVII secolo. Il busto del Santo poggia sopra una base separata di marmo, che porta sul davanti lo stemma della casa Ruffo. Si vede nel volto del Santo l’espressione del pentimento*, con la destra preme il petto, mentre con la sinistra sostiene un libro sul quale posano le chiavi, simbolo del suo potere.”

Lascia un commento

Translate »