Si arricchisce sempre di più l’History of Italian Immigration Museum della Filitalia International a Philadelphia, dove oltre ai reperti risalenti all’emigrazione italiana si è aggiunto il fondo di Enrico Caruso che era custodito a New York. Il Museo era stato aperto nel 1982 a Brooklyn da Aldo Mancusi ed era molto visitato non solo da italiani ma da turisti di Paesi diversi come Cina, Corea, Australia, Canada e in particolare dal Sud America. All’interno dell’area organizzata dal direttore Mike Buonasera a Philadelphia, c’è un ritratto di Enrico Caruso, con la moglie Ada Zacchetti, varie foto della vita del grande artista, molto famoso in America. Spazio anche ad Aldo Mancusi, che dedicò gran parte della sua vita a illuminare personaggi de La Meraviglia di Enrico Caruso. Il suo impegno nella promozione di Enrico Caruso e del museo, ha portato Filitalia International a ricevere molti oggetti e rafforzare il legame con il tenore italiano e l’Italia stessa.
Sono inclusi anche volantini dei film una foto di Caruso che interpreta il ruolo di Dick Johnson, la ragazza di The Golden West, e poi alcuni dischi di Victrola. Questi erano i predecessori dei dischi in vinile. Nell’esposizione trova spazio anche collezione di Michael Sisca: il frac di Caruso, il suo portasigarette ancora pieno, una forchetta e cucchiaio che portava sempre con lui, assegni firmati da lui, e sessanta caricature originali firmati da Caruso, che assolutamente hanno un valore inestimabile. C’è anche il suo bastone da passeggio, e molte lettere originali scritte e firmate da lui; e poi la sua maschera mortuaria opera dello scultore Filippo Cifarello. Nelle prossime settimane pubblicheremo un articolo sul.legame tra Enrico Caruso e la Calabria.

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