La Calabria terra di miti, leggende e storia, un trinomio perfetto di cui la nostra regione ne risulta egregia rappresentante. Una terra dalle peculiarità in antitesi: misteriosa e sfacciata, aspra e dolce, immane nella sua personalità, a tal punto da essere protagonista indiscussa in ogni realtà di genere.
Narrata dal canto degli aedi, che nella cristallizzata memoria, evocarono per millenni le gesta di Ulisse in uno dei più  grandi poemi della letteratura mondiale, l’Odissea, la cui composizione avvenne tra VIII e VI secolo a.C.
Tra i suoi versi, Ulisse di rientro dalla guerra di Troia verso la patria Itaca, si ritrovò a solcare i mari del Mediterraneo tra le più svariate peripezie, in Calabria le fasi temporali del viaggio più coinvolgenti. Il cantore greco Omero contestualizza Ulisse nello stretto innanzi Messina, ove celato tra le roccie aveva dimora Scilla,un mostro marino terrore per gli uomini e che l’eroe riuscì a superare con gran coraggio.
Un viaggio in una terra variegata giungente sino alla terra dei Feaci, ivi l’incontro con Nausicaa, che lo condusse entro la città,dal re ,suo padre Alcinoo. E’qui che Ulisse  rimase affascinato e stupito del paesaggio, ad ovest il panorama del golfo di Lamezia, ad est, il golfo di Squillace.

Un viaggiatore senza tempo, che ad oggi valica costantemente la nostra terra nel pensiero di chi si inoltra tra i  versi del poema per eccellenza.
Nella consapevolezza di ciò, tra gli intenti della Sistur Calabria, quello di istituire un itinerario ufficiale, che possa rievocare il viaggio di Ulisse, inteso come metafora del vivere, come proprnsione della mente, alla conoscenza alla scoperta, infondendo la propria emotivita’ con la bellezza dell’esperienza, del vissuto.
 Un’altra nuova identità per la nostra terra, la Calabria Omerica.

Spiaggia di Lamezia Terme

Un turismo dunque che vada ad ampliare la visione della regione; un turismo esperienziale-letterario, definendo il profilo di un viaggiatore , che segue le “impronte”, lasciate dalle parole, un turismo intellettuale, ma al contempo vivido di attrattivita’ esplorativa per la descrizione dei luoghi, che incitano a volerli ripercorrere.
Ne è d’esempio preminente Scilla, ad  oggi uno dei più bei luoghi della Costa Viola,
approdo inevitabile, fusione tra storia, mito e bellezza e non di meno del fascino incontrovertibile delle tradizioni popolari marinaie.
Un cristallino ed intenso mare nelle cromie del blu, quello che si inoltra sulla sua costa,specchio d’acqua che separa la terra calabra da quella siciliana, ove Ulisse ed i suoi uomini , diretti ad Itaca, si ritrovarono ad affrontare  la furia di Scilla e dell’antistante Cariddi, due ninfe trasformate in mostri antropofagi, terrore dello Stretto.

Tra i versi dell’Odissea in questa area marina, imperava la presenza delle sirene, entità idilliache per bellezza e voce, capaci di incantare i marinai ma con conseguenze nefaste, solo Ulisse insito di gran furbizia non cadde nelle grinfie dell’inganno , facendosi cingere dai suoi uomini all’albero maestro con corde ben strette. Per questo motivo Marina Grande, la spiaggia di Scilla è conosciuta anche come “Spiaggia delle Sirene”.

Spiaggia delle Sirene Scilla

Elementi notevoli che potrebbero ampiamente indirizzare lo sguardo del turista sempre più  a sud dello stivale , nella consapevolezza delle mille sfaccettature della Calabria, in un turismo esperienziale conseguenza del genere letterario. La volontà dunque di delineare un percorso riconosciuto dalla regione Calabria, elemento di valore aggiunto per la scoperta e la valorizzazione dei nostri luoghi che andrebbe a scaturire una consequenzialità nella vividita’ della cultura calabrese tutta.
Protrarre lo sguardo del turista nei luoghi attraversati da Ulisse, che lo definirono astuto ed abile uomo d’avventura, pronto a vincere le sfide più ardue.
Un turista appassionato di ciò che solo una creatura letteraria è capace di infondere nell’animo, attraverso la sollecitazione di forti emozioni e la vivacità della fantasia più dormiente. L’Osserva sul turismo della Regione Calabria ha evidenziato un 2022, con l’aumento delle presenze del 28 per cento (grafico di Bankitalia) rispetto all’anno precedente, il 2023 sembrerebbe essere inficiato dal potere d’acquisto ridotto delle famiglie.
Nonostante gli investimenti continui da parte della Giunta regionale, è da esplicare il progetto “Calabria Straordinaria”, il turismo rimane un settore instabil. Un progetto-quadro, propulsione di un ripisizionamento nazionale ed internazionale della regione, che ha previsto la realizzazione di un nuovo modo di raccontare la Calabria, un nuovo “storytelling” esperienziale, attraverso l’utilizzo di elementi distintivi che strutturano la Calabria, in un’identità naturale,storica, artistica, un progetto-quadro strategico, quantificabile secondo l’utilizzo di parametri distintivi che facciano da assertore, per avere un turismo esteso alle quattro stagioni.

Golfo di Squillace

Il turismo esperienziale letterario, da identificare come modello per un possibile volano di sviluppo turistico per la Calabria. Un flusso di viaggiatori senza distinzione anagrafica, potrebbe ben prendere forma, perché la letteratura è in grado di coinvolgere indistintamente tutti coloro che forti di un animo esploratore e protratto all’emotività dell’intesa letteraria, vuole intraprendere un viaggio oltre che fantasioso scaturito dalla parole che si susseguono e delineano immagini nella mente, anche da un’esperienza fisica, nell’utilizzo dei sensi dell’essere umano: nella vista, nel tatto,nell’olfatto, nell’udito, inoltrati nel contesto d’interesse, da visitare, accrescendo ciò che la lettura aveva già predisposto ed inducendo
Il lettore ad un viaggio mentale oltre i confini dello spazio-tempo.
Una Calabria di miti,  leggende e storia, che apre le porte ai suoi viaggiatori ormai da millenni, senza limiti ed ostacoli di alcuna parvenza e che aspetta sempre di piu’di valicare quelle zone d’ombra, che ne impediscono, l’emersione totale della sua identità universale. Luisa Zaccuri delegata Sistur (Società Italiana di Scienze del Turismo) Calabria

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