Calabria e Albania, due terre per molti aspetti gemelle, separate solo da pochi chilometri di stivale italico e dal mare Adriatico. In Calabria, gli antichi borghi ed i piccoli paesi di origine albanese si contano a decine, soprattutto nell’area cosentina. Ma, se nei secoli passati era stato il popolo arbereshe (da Arberia, antico nome della Terra delle aquile) ad emigrare verso il Sud Italia, oggi il viaggio si é invertito. Adesso a “lasciare un segno” in Albania ci sta pensando proprio un ragazzo nato e cresciuto in Calabria. Lui é Roberto Mazzucca e da qualche anno si é trasferito in pianta stabile a Tirana, capitale dell’Albania. Lì, nella patria di Skanderbeg, il giovane cosentino ha creato la prima e piú conosciuta agenzia immobiliare italiana. «Sono nato a Rende nel 1990 – ci racconta – in una classica famiglia borghese del meridione: papà Corrado, mamma Daniela e mia sorella maggiore Morena. Già da piccolo posso dire di aver avuto un’attitudine positiva verso la vita, anzi direi quasi entusiastica. Poi, crescendo, verso i dodici anni, le strade dei miei genitori si divisero ed io e mia sorella rimanemmo a vivere con papà». Roberto finite le scuole d’obbligo si iscrisse al liceo e in quel periodo, grazie al suo spirito intraprendente accoppiato ad una vena artistica, sbocciarono i primi frutti del suo talento. «Con alcuni amici creammo un gruppo, “I Panama”, col quale organizzavamo feste ed eventi in tutta Rende. Inoltre, avendo una buona vocalità, venivo invitato a cantare anche a qualche festa di compleanno o per i diciotto anni. Insomma, seppur giovanissimo, ero già autonomo per affrontare le mie spese e pagarmi i miei sfizi di gioventù». In effetti Roberto é un ragazzo che sprizza energia, sempre sorridente e mai introverso, caratteristiche che in seguito lo aiuteranno parecchio. «Finita la scuola mi iscrissi all’Università in scienze biologiche a Roma, anche se il vero obiettivo sarebbe stato Medicina e odontoiatria. Anche lì volli però rendermi autonomo economicamente e fu così che trovai un impiego come venditore commerciale per una grossa azienda energetica». Roberto fu talmente in gamba che, nel breve volgere di poche settimane, divenne un formatore, in quanto risultato tra i primi cinque venditori d’Italia. Insomma, un talento puro. «A Roma rimasi solo un anno, quindi mi trasferii a l’Aquila cambiando l’indirizzo di studi per Scienze infermieristiche. In Abruzzo, per tutto il periodo degli studi mi mantenni rispolverando il vecchio hobby di organizzatore di feste ed eventi. Questo era un settore in cui mi sentivo molto a mio agio».

Terminato il periodo universitario, Roberto rientra in Calabria. Intanto, a Rende, papà si é risposato con Katia (“una persona che stimo molto» sottolinea Roberto), allargando la famiglia con altre due sorelline: Mariafrancesca e Rosalaura. Dunque, nel 2013, il nostro neolaureato ebbe davanti a sè due strade: la prima sfruttare il titolo universitario con tutti i pro ed i contro del caso o, in alternativa, prendere le redini dell’azienda paterna nel settore degli apparati medicali. «In realtà – confessa Roberto – non volevo lavorare in nessuno dei due settori e fu così che, parlando con un amico, venni a sapere dei corsi di laurea in Medicina ed odontoiatria presso l’Università Nostra Signora del Buon Consiglio a Tirana. Nemmeno a dirlo, partii subito». Qui, però, in un paese straniero e senza alcun contatto, la vena artistica di Roberto non potè piú aiutarlo. «Mi ritrovai a farmi mantenere agli studi da mio padre, ma dopo qualche mese a farmi mantenere non ero piú abituato. D’altronde, però, in Albania gli stipendi da dipendente non superano i 200/ 300 euro al mese. Troppo poco per riuscire a mantenersi ad un livello sufficiente». Quindi, per resistere agli urti della vita, Roberto dovette trovare una soluzione. «Ho sempre creduto che per andare avanti ci voglia carattere, testa e cuore. Bisogna avere quel fuoco sacro che arde dentro e quella vocina che ti spinge a dare sempre il meglio… sempre. È una questione di indole e di mentalità, ed io queste doti penso di averle».

Cosicché, animato da tanto entusiasmo e ottimismo, nel corso del primo anno Roberto iniziò ad aiutare alcuni connazionali a trovare un appartamento in affitto. Quando poi si sparse la voce, in tanti iniziarono a cercarlo e lì il giovane studente di medicina capii che si poteva creare un business. «L’anno successivo distribuii dei flyers ai ragazzi italiani che sostenevano il test d’ingresso a Tirana. Alcuni amici mi presero anche in giro, ma in breve c’erano più clienti che case disponibili. L’anno successivo, con il mio socio Pasquale Celestino, registrammo un record di 39 appartamenti affittati in 22 giorni!». All’inizio i due amici collaborarono con un’agenzia, ma nel 2015 avviarono la loro attività: “Affitti italiani”. «Qui in Albania attivammo la nostra società in un giorno, con meno di un euro. A quel punto entrambi abbandonammo l’obiettivo della laurea, anche se Pasquale è figlio di un dentista e io di un affermato rappresentante di prodotti del settore odontoiatrico». Il primo ufficio lo aprirono in un sottoscala, pagato l’equivalente di 300 euro al mese. Ma, di lì a poco tempo, gli affari “spiccarono il volo” e l’agenzia immobiliare traslocò in un ufficio piú grande all’interno di un palazzo in centro, a fianco dell’Ambasciata italiana. «A far volare il business fu la diversificazione: oggi, col mio socio, agli affitti per gli studenti ci dedichiamo un paio di mesi all’anno; per il resto dell’anno aiutiamo le aziende a reperire uffici e magazzini, ma anche a trovare i professionisti giusti che li seguano. Prima abbiamo studiato il mercato, poi allargato il business dagli affitti alle compravendita e, attualmente, cresciamo di anno in anno». D’altronde, il settore immobiliare in Albania è in pieno boom e, soprattutto a Tirana e nelle località turistiche, i cantieri aperti sono innumerevoli. Roberto, inoltre, ha avvicinato un nuovo target: quello dei pensionati italiani. «Ho fondato l’Apia (Associazione dei pensionati italiani in Albania), un ente che offre servizi per gestire al meglio il trasferimento in un paese che definirei un nuovo Eldorado per chi vuol vivere bene». Oggi, com’è insito nel suo spirito, Roberto si sta lanciando in nuove avventure, ma questa volta non solo professionali. Infatti, la piú importante non riguarda il settore lavorativo, bensì uno ancor piú piacevole: l’amore. Presto Roberto convolerà a nozze con Jessica, la ragazza albanese che gli ha rubato il cuore e con cui é pronto a scrivere un nuovo entusiasmante capitolo della sua vita in Albania. Francesco Castagna

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