“Un mondo di colori” è lo slogan di una storica azienda calabrese che da anni opera nel settore floro-vivaistico nel paese dei tulipani. Oggi anche questo settore sta subendo il caro energetico venutosi a creare a causa del conflitto bellico in corso tra Ucraina e Russia. Il vertiginoso rialzo del costo dei carburanti, in questi ultimi mesi, ha già fatto sentire i primi contraccolpi anche sul mercato di fiori e piante da arredo o decorazione. Pino Amoroso, titolare, insieme ai fratelli della ditta “Fratelli Amoroso è partito 35 anni fa dalla Calabria: “Con pochi mezzi in valigia, ma tanti sogni ed energia da investire. Oggi questo é il mio lavoro, che fin da ragazzino era stata anche una passione”.

Specializzata nella produzione e commercializzazione di piante mediterranee ornamentali (ulivi, agrumi e palme), le stesse vengono poi vendute nella più grande asta floricola mondiale: l’asta dei fiori di Aalsmeer. Lì, le principali aziende di intermediazione floricola effettuano i loro acquisti direttamente dai produttori di tutto il mondo. In questo settore, l’azienda dei fratelli Amoroso opera ormai da oltre trent’anni, dividendosi tra la Calabria e l’Olanda, grazie ad una sede operativa ubicata anche qui in Italia (in località Trainiti, nel Comune di Vibo Valentia).

“Iniziamo col dire – ci racconta l’imprenditore vibonese – che la nostra azienda, anche in questo brutto momento di crisi generalizzata, risente in maniera parziale gli effetti avversi causati dal rincaro del combustibile, a seguito del conflitto in Ucraina. Ciò perché, negli anni passati, come impresa abbiamo investito costantemente nell’energia da fonte rinnovabili, ad esempio i cosiddetti pannelli solari”. Tornando alla storia di famiglia, già agli albori dell’avventura in terra “orange”, Pino Amoroso propose subito ai fratelli, rimasti in Calabria, di inserirsi nel commercio floreale.

Fu così che venne realizzata una piccola serra in cui poter esporre fiori e piante importate dall’Olanda, iniziando in seguito a proporsi, come grossisti, ai fiorai locali. “Ad oggi – continua Amoroso – il fatto di non dipendere totalmente dall’acquisto di carburante a costi più che raddoppiati, ci permette, almeno per il momento e al contrario di altri, di non essere costretti a chiudere l’attività”. Sempre tornando alla storia del vivaio vibonese, con il passare degli anni, i titolari si resero conto che con l’aumento del lavoro era necessario ingrandirsi e trasformarono quindi il vivaio in una grande azienda agricola. Inoltre, stabilirono di dividersi i compiti e ogni fratello, da allora, svolse un preciso ruolo aziendale.

Ad oggi, la ditta Amoroso è anche dotata di una piccola fattoria, con diverse specie di animali. “La verità – conclude Pino Amoroso – è che la nostra azienda potrà avere qualche problema rispetto al calo degli acquisti dovuto alla diminuzione del potere di acquisto dei consumatori; ma è pur vero che, qui in Olanda, già dal giorno dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino, il Governo e gli imprenditori hanno messo insieme energie e competenze per affrontare la situazione. In Italia, invece, al momento, non capisco cosa si stia facendo per affrontare questa ennesima grave crisi”. Francesco Castagna

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