di Pino Cinquegrana – Antropologo

Più di 15 milioni di italiani vivono ormai nelle Americhe e in 6 milioni di questi scorre sangue calabrese. Una comunità, quella calabrese, fortemente presente nella città di , Bueno Aires la comunità calabrese è la più numerosa el caso de Calabria debe ser senalado  come unico in todo el proceso migratorio secular hacia la Argentina aquì estudiado, por la inusitada  estlabidad de su partecipacion sobre el total de la emigracion calabresa y por el alto volumen de emigrantes camabreses che partieron para el Plata. Es la unica region italiana che entre 1876 y 1978 proveyò mas de 400.000 espadriados a nuesto pays (M. Menicucci, 1989:93). Altre città furono San Paolo, Olmos, Detroit, Boston, Chicago, New York, Pittsburgh, Philadelphia, Montreal, Toronto.

Negli studi stranieri sugli emigrati giunti nelle Americhe molta attenzione viene data alla street corner society meglio conosciuta con il termine di Little Italy. Lo Slum per primo diventerà il luogo dove milioni di emigrati trovarono e sistemarono la loro prima allocazione. A questi luoghi di periferia malsana affideranno dapprincipio il loro destino (G. Bonanno, 1995:45-51). L’itinerario emigratorio implicò all’inizio una nuova nascita: ci si lascia alle spalle il mondo amato fino all’ultimo prima di sradicarsi quasi completamente e rivisitabile con la memoria o attraverso gli oggetti portati con sé per, cominciare, giunti sul posto, ad essere degli uomini differenti dove i rapporti più stretti sono tra miseria e delinquenza, fame e criminalità. La necessità e la voglia di crearsi un orizzonte diverso, un appaesamento possibile fa si che dapprincipio nelle principali città americane si formano delle isole etniche, nelle quali vi è la tendenza a priprodurre il paese, riacquistando in tal modo la propria identità.

Amici, parenti, compaesani (Household and Kinship) si stabiliranno gli uni accanto agli altri fondando persino società di mutuo soccorso e festeggiando, come al paese, il santo patrono. Questi newcomers che dapprincio vivono negli Slum rinasceranno come l’araba fenice. Il 28 agosto 1927, un gruppo di oriundi di Corigliano Calabro fonda la società “Carbonum” il cui programma era di mutuo soccorso, l’assistenza e il sussidio. Nel 1950, questa società verrà riconosciuta dal Governo Argentino divenendo “Associazione Mutuale e Culturale” (F. W. Whyte, 1968:12). Nascono in questi bassifondi chiese, scuole, verranno introdotti negozi in cui si vendono prodotti italiani, botteghe di barbieri e rivendita di frutta e verdura, sartorie e calzolerie italiane (va detto che molti mestieri improduttivi al paese riprenderanno il loro prestigio e svilupperanno una nuova economia). Ogni città avrà la sua little Italy da dove, in tempi più moderni, nasce la moda e si rafforza lo stile italiano, anzi l’identità italiana diviene sinonimo di genuinità e persino orgoglio per la stessa America.

2 pensiero su “Dallo slum alla Little Italy”
  1. Anche questa è una bellissima storia,in tutti i paesi del Nord America c’è una piccola Italy dove arrivavano gli italiani,questa piccola Italy e rimasto il centro,l’incontro
    di tutti gli italiani e non,ogni anno,il mese di agosto si
    chiude la strada per festeggiaresi prepara un grande Palco dove arrivano cantanti anche dall’Italia per festeggiare.
    Un saluto a tutti gli italiani del mondo.
    MariaVittoria

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