Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un significativo incremento della presenza di medici cubani per far fronte alle crescenti esigenze del sistema sanitario nazionale. In particolare, la Calabria ha svolto un ruolo cruciale in questo processo, accogliendo questi professionisti sulla base di programmi di cooperazione tra Cuba e l’Italia. Questo articolo esplorerà il fenomeno dei medici cubani in Calabria, analizzando le loro motivazioni, il contributo al sistema sanitario italiano e le sfide che devono affrontare.

La decisione di portare medici cubani nel nostro Paese è legata a diverse ragioni. Da un lato, l’Italia si trova ad affrontare una carenza di personale medico, soprattutto nelle regioni del sud, dove il numero di medici è significativamente inferiore rispetto alla media europea. Dall’altro, Cuba ha un sistema sanitario altamente formativo che produce un gran numero di medici ogni anno, molti dei quali sono desiderosi di lavorare all’estero, soprattutto in contesti dove il loro apporto può fare la differenza.

Il programma di integrazione dei medici cubani in Calabria è stato avviato nel 2020, in risposta all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Questi professionisti, specializzati in diverse aree, hanno dimostrato grande competenza e dedizione nel fornire assistenza sanitaria nelle strutture locali, contribuendo a rafforzare un servizio sanitario già sotto pressione. Non solo hanno portato con sé conoscenze e abilità cliniche, ma anche un approccio umanitario e una profonda empatia per i pazienti, elementi fondamentali in un periodo di crisi sanitaria.

Uno degli aspetti più interessanti dell’integrazione dei medici cubani in Calabria è la loro capacità di lavorare in contesti complessi e di interagire con una popolazione di diverse etnie e culture. Molti di essi parlano italiano e hanno fatto uno sforzo consapevole per integrarsi nella comunità locale, partecipando a eventi culturali e collaborando con i colleghi italiani. Questa interazione ha contribuito a creare un clima di rispetto reciproco e di scambio culturale, favorendo una maggiore coesione sociale.

Tuttavia, nonostante i successi ottenuti, ci sono ancora delle sfide da affrontare. La burocrazia italiana può rappresentare un ostacolo per il riconoscimento delle qualifiche professionali dei medici cubani, rendendo complesso l’accesso a posizioni permanenti all’interno del sistema sanitario. Inoltre, la barriera linguistica, sebbene superabile attraverso corsi e formazione, può inizialmente rivelarsi un freno nella comunicazione con i pazienti, specialmente per coloro che non parlano fluentemente l’italiano.

L’arrivo dei medici cubani in Calabria e in altre parti d’Italia rappresenta un esempio significativo di come la cooperazione internazionale possa rispondere a carenze sanitarie e migliorare la qualità dell’assistenza. Mentre questi professionisti continuano a dare un contributo fondamentale al sistema sanitario italiano, è opportuno garantire un percorso di integrazione che permetta loro di esprimere pienamente il loro potenziale. Conquistarci un futuro in cui le menti brillanti di Cuba e i talenti locali possano lavorare insieme è una sfida che vale la pena affrontare.

Era anche questo il pensiero dell’Ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averrhoff e del capo brigata Luis Enrique Enrique Perez Ulloa, quando le prime richieste di aiuto a Cuba sono arrivate. Certamente si sarebbe aspettato che a chiedere l’intervento dei medici cubani per sopperire alle esigenze del territorio sia stato un Governatore di Centrosinistra ed invece il coraggio per affrontare questa sfida è stato di Roberto Occhiuto, di Forza Italia, un partito di Centrodestra. Non solo Calabria, anche il Veneto del Leghista Luca Zaia si è affidato ai medici cubani, ciò sta a significare che quando ci sia da salvare vite umane e giocare con la pelle dei cittadini non si dovrebbe guardare al colore politico.

Nonostante numerose polemiche i medici cubani hanno risposto sul campo con competenza e soprattutto umiltà, salvando diverse vite e aiutando nella gestione sanitaria, sempre precaria in Italia e in particolar modo in Calabria. Lo slogan più volte sventolato nel periodo del COVID-19, “CUBA SALVA” è divenuto realtà in Italia e con i tempi che arriveranno, dove lo stato sociale subirà pesanti penalizzazioni, i medici cubani saranno una salvezza per milioni di italiani.

Autore

Lascia un commento

Translate »
error: Content is protected !!