Si chiamerà sulle tracce di San Francesco di Paola, la nuova rubrica di kalabriatv.it. Un viaggio tra i luoghi del mondo intitolati al Patrono della Calabria. Dalle Americhe fino ad arrivare alla nostra terra. Luoghi legati soprattutto all’emigrazione e alla devozione, che fanno del Santo di Paola uno dei più venerati e conosciuti al mondo. La rubrica, sarà con cadenza settimanale, tipica della webtv dei Calabresi nel mondo e sarà pubblicata ogni venerdì. Rispetto alle passate rubriche, questa sarà aperta alla scrittura di tutti i lettori che vorranno contribuire, con elementi interessanti che saranno esaminati e prese in considerazione da parte della redazione per la pubblicazione. In tanti conoscono il culto di San Francesco di Paola, pochi invece i luoghi a lui intitolati. Nato a Paola (Cosenza) il 27 marzo 1416 da una famiglia di modeste condizioni, ma nella quale la fede aveva un posto privilegiato. Fu chiamato Francesco per onorare un voto fatto dai genitori quando, essendo ormai la madre in età avanzata, pareva non esserci più speranza di avere figli. Dodicenne, fu mandato – sempre per onorare quel voto – per un anno nel convento dei frati Minori di San Marco Argentano per vestirvi l’abito francescano, rivelando una straordinaria maturità spirituale arricchita dal dono di manifestazioni soprannaturali; sono di quel periodo i primi casi di bilocazione: i frati lo videro infatti servire la Messa in chiesa e, contemporaneamente, intento ad apparecchiare la tavola nel refettorio del convento. Trascorso l’anno, Francesco tornò a Paola e insieme ai genitori fece un pellegrinaggio ad Assisi, toccando anche Montecassino, Loreto, Monte Luco presso Spoleto e Roma. Il santo, fondò l’ordine dei Minimi e il suo culto trovò appoggio nelle varie casate europee, tra cui quella francese. E proprio oltralpe rimase definitivamente e  perfezionò la Regole dei Minimi, confermando il Quarto voto di Quaresima per tutti i giorni dell’anno, fondò il “Secondo” e il “Terz’Ordine”, e propagò la devozione dei “Tredici Venerdì della Passione”. La notte del 15 gennaio 1507 udì una voce che lo chiamava al paradiso e da quel momento non uscì più dalla sua cella moltiplicando preghiere e penitenze.

Il Giovedì Santo, dopo aver ascoltato la Messa, si fece distendere su una grossa croce e il Venerdì, mentre si stava cantando la “Passione” dal Vangelo secondo Giovanni, spirò in coincidenza con le parole «Et inclinato capite, tradidit spiritum» (E, chinato il capo, rese lo spirito). Era il 2 aprile 1507. Francesco aveva novantuno anni e sei giorni. Fu beatificato nel 1513 da Leone X e da lui stesso canonizzato il Primo maggio 1519. Nel 1943, Pio XII lo proclamò “Patrono della gente di mare della nazione italiana”.

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