Una visita all’Antiquarium di Cropani (Cz) e alla Necropoli di periodo Altomedievale di Cropani Marina, Località Basilicata, in buona compagnia di Tonino Gualtieri, associato al Gruppo Archeologico Ionico. L’Antiquarium è allestito nel Complesso Monumentale di Santa Caterina di Alessandria, composto dalla Chiesa, dall’Oratorio di S. Anna e da un locale attiguo usato in passato come falegnameria. La chiesa risale al ‘500, ma ci furono successivi rifacimenti dopo i vari terremoti. L’ultimo restauro fu eseguito nel 1994. Il museo è allestito nei locali dell’Oratorio e dell’ex sacrestia di S. Caterina. I reperti custoditi nel museo provengono dai siti archeologici dei territori di Cropani, Sersale, Belcastro, Simeri, Sellia, Botricello e Marcedusa e appartengono a diversi periodi: Neolitico Medio, Età del Metalli, Età del Ferro, Periodo arcaico, classico, ellenistico, romano e altomedievale. Il materiale varia, da quello litico alla ceramica di uso domestico o miniaturistica usata come funzione votiva, al vasellame con vernice nera, figure rosse, ai contenitori da trasporto, alle coppe, lucerne, fibule, collane, bottiglie di vetro, monete, agli anelli e orecchini, e tanto altro. Ciò che mi ha colpito di più, ma che mi ha lasciato anche un velo di tristezza, è la sepoltura d’infante, proveniente dalla necropoli di periodo altomedievale che abbiamo visitato a Cropani Marina. E’ anche visibile l’abside della chiesetta della necropoli. Nelle vicinanze si trovano pietre di periodo preistorico. Percorrendo la strada di campagna abbiamo visto i Crochi, fiori dai quali si ricava lo zafferano.

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