Un sottile filo invisibile lega forse la Calabria al Sud America, ed in particolare al meraviglioso Brasile. Siamo sul finire degli anni ’80 e una giovanissima ragazza carioca sorvola la vastità dell’oceano Atlantico per giungere fino in Calabria, sulla mitologica Costa degli dei. Il suo nome è Merari da Silva Viana, oggi conosciuta come “Vianarte”, e ad attrarla alle nostre latitudini non sono stati né il bergamotto, frutto dalle portentose proprietà officinali che guarda caso  cresce solo in alcune zone della Calabria e del Brasile, né tantomeno per sorseggiare una famosa bevanda calabrese al caffè dal nome brasiliano. A far giungere Merari in terra calabra era stato l’incontro, durante una vacanza nel paese della samba, di un ragazzo calabrese, Angelo. La giovane coppia convola quindi a nozze, e da lì a poco nascono Lois e Kevin. L’artista calabro-carioca ha trascorso in Calabria gli ultimi trent’anni di vita, regalando a Vibo Marina tante opere di pregevole fattura artistica ma, soprattutto, sociale.

“Natale di colori – ci racconta Merari dal Brasile, dove si trova in questo periodo – é stato un progetto voluto con tanta passione dai miei piccoli allievi: Miriam, Valentina, Sara, Elena, Federica, Emanuele, Lorenzo, Laura, Carlotta, Benedetta, Sabrina, Cristel, Andrea, Martina e Clara; loro, piccoli grandi artisti, quell’anno hanno dato il via alle festività natalizie. Ho sempre voluto che tutti i miei progetti lanciassero un messaggio, in quel caso fare capire che i bambini di oggi possiedono già tutto e quindi hanno bisogno di ben altro, piuttosto che futili giocattoli. Quando vedo o sento parlare di ragazzi ribelli, credo che in ogni persona, e principalmente nei bambini, ci sia sempre un qualcosa che non va e che li spinge a ribellarsi. Hanno bisogno di essere ascoltati, di più amore, rispetto e attenzione, mentre oggi si tenta di sostituirli con un oggetto chiamato cellulare”. I giovani pittori, dando libero sfogo a tutta la loro creatività, in quell’occasione dipinsero numerosi quadri di pregevole fattura artistica ed esposti in bella mostra sul lungomare della cittadina portuale. Dunque etica ed arte sono da sempre i capisaldi dei progetti di Merari; siano fiorire di ceramica o panchine in ferro, la vulcanica Merari ama da sempre cambiare il triste e grigio look di ciò che la circonda con sgargianti colori che rallegrano la vista.

“I miei messaggi – continua Merari – sono indirizzati nel segno del rispetto per l’ambiente che ci circonda e dei veri valori della vita. L’amore, la speranza, l’ottimismo e l’impegno personale possono e devono diventare parte di quel cambiamento che serve per vivere in un mondo migliore”. Ed anche in difficili tempi di pandemia i messaggi di fede e speranza delle opere create dai piccoli allievi e della loro maestra non sono venuti meno. “Il Covid – rimarca Merari – non riuscirà a prendere il sopravvento sulla speranza di un mondo migliore, ed io voglio esprimere soddisfazione verso i miei giovani artisti che hanno dato il massimo impegno e tutto l’entusiasmo possibile per rendere Vibo Marina un luogo vivo e gioioso”. Infatti, seppur tra mille difficoltà dovute ai vari lock-down, uno dei progetti più riusciti é stata la Natività, che ha riscosso grande ammirazione verso i giovani autori delle opere. “La mia vena artistica è sbocciata in Italia. Il mio è stato un percorso all’inverso, prima esteriore e poi interiore. I progetti creati negli anni passati hanno fatto emergere e maturare in me uno spirito di ricerca, che ho poi ritrovato nelle opere del famoso scrittore e sociologo francese Frédéric Lenoir.

Alcuni dei suoi testi spiegano esattamente ciò che io facevo senza saperlo: esprimere l’arte interiore attraverso i colori ma, soprattutto, tirando ciò fuori dai bambini e far emergere le doti nascoste che la natura ha regalato ad ognuno di loro”. Per l’infaticabile artista di origine verde-oro vedere l’entusiasmo e la passione negli occhi dei suoi allievi è il premio che la ripaga di tutti i sacrifici e le rinunce fatte nel portare a compimento i lavori. Si, perché di sacrifici e rinunce Merari da Silva Viana ne ha sempre fatti parecchi, ciò pur di regalare un sorriso ai giovani e lanciare messaggi di pace e fratellanza. Oggi Merari rientra spesso in Brasile, ed anche lì ha creato uno spazio sociale dedicato ai bambini del luogo, con un occhio di riguardo verso i soggetti più fragili ed esposti alle “intemperie della vita” che in lei ritrovano un porto sicuro dove rifugiarsi. Lo stesso porto che, anni fa, la accolse e nel quale Merari scoprì i suoi talenti nascosti. Francesco Castagna

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