La prima, nota anche come Torre di Spina, si trova nei pressi della Stazione Ferroviaria, vicino al mare. Si chiama Borraca, forse per il nome del primo proprietario e Spina in quanto la zona in cui si trova, apparteneva ad un marchese di nome Spina. Secondo alcuni studiosi è una torre del XVI secolo, secondo altri invece, appartiene al periodo bizantino, voluto dal Generale e Imperatore bizantino Niceforo II Foca per difesa contro le incursioni. E’ stato costruito da materiale proveniente dal teatro greco-romano. Ha una base troncoconica, una cordonatura a metà della struttura e la metà di sopra è cilindrica con bordo merlato e una monofora. Faceva parte di un sistema difensivo di 4 torri, di cui le altre tre sono: Torre Elisabetta, Torre Vecchia e Torre Galea. Nei secoli successivi divenne posto doganale, poi una postazione sanitaria ed infine, durante la Seconda Guerra Mondiale, posto di avvistamento aereo e su di esso venne installato anche un telegrafo.
Delle altre tre torri, ho visto solo quella Galea. Si chiama così in quanto si trova nella contrada che porta lo stesso nome dal 1534, quando Giambattista Carafa, Marchese di Castelvetere e signore di Motta Gioiosa, fece costruire un battello per Carlo V. La torre è stata costruita tra 1483 e 1490, dal sorrentino feudatario di Galea, Iacopo Romano. A detta di altri, questa torre è simile, come struttura architettonica, al castello di Gioiosa Ionica, che a sua volta è stata edificata nel 1200. Nel 1420 è stata ricostruita la torre maestra. Il castello è appartenuto al Conte di Terranova e Barone di Grotteria, Marino Correale, amico della Casa Aragonese. Per questo si chiama castello aragonese. Si afferma che siano stati gli stessi architetti che costruirono il castello ad edificare la Torre Galea. Il castello è passato poi ai Carafa, Caracciolo ed infine ai Pellicano. La torre, invece, appartiene al Comune di Marina di Gioiosa Ionica dal 2008. La struttura della torre è a pianta quadrangolare con due torri semicilindriche ai lati nord e sud. All’interno ci sono tre ambienti sovrapposti, altri ambienti più piccoli nella torre sud e una scala a chiocciola nella torre nord. All’ingresso ci si arriva tramite un ponte di legno, un tempo sicuramente mobile.

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