In località Solleria (Sujeria) di Martone (RC), esistono i ruderi di una torre di avvistamento. Potrebbe risalire al XVI secolo. Durante il regno dei Borbone fu installato un telegrafo ottico. La torre ha forma quadrangolare e domina la “Vallata del Torbido”. Al piano terra, sul lato sinistro del portone di accesso, sono ancora visibili le testimonianze del soffitto a “botte” che doveva rivestire gli ambienti interni. La torre era in pietra costituita da un unico ambiente di forma quadrata, nel quale erano alloggiati i corpi di guardia ed i cavalli. Al livello superiore era diviso orizzontalmente da ponteggi in legno collegati tra loro da gradini anch’essi in legno. In passato la “Valle del Torbido” era dotata di un sistema di sorveglianza difensiva mediante torri. Il primo fu eretto nei pressi della stazione ferroviaria di Gioiosa Ionica (Torre Vecchia); l’altra, più vicina, era Torre Galea o Cavalleria. Torre Elisabetta, invece, sembra essere sorta sulla strada che porta a Gioiosa Ionica nello stesso borgo omonimo, mentre, più in alto, sulla roccia, domina imponente il castello che faceva parte del sistema difensivo. Dalla torre era possibile comunicare con quella di S. Giovanni di Gerace, situata in località “Torre” o “Licone”, e con il castello di Grotteria che chiudeva l’impianto di sorveglianza e trasmissioni.
(https://it.xcv.wiki/wiki/Martone)

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