La chiesa fu fondata nella seconda del 1500. È attigua all’ex Ospedale (ospizio) dei pellegrini (ospedale dell’Annunziata), successivamente adattato ad asilo infantile, prima dalle suore delle Piccole operaie dei SS. Cuori che vi rimasero fino al 1928, poi dalle Suore dell’Immacolata d’Ivrea. La chiesa fu in buona parte ristrutturata nel 1752, forse a seguito di un crollo. Alla stessa data può essere ricondotta la realizzazione della torre campanaria.
Dietro l’altare maggiore spicca la tela che raffigura San Giovanni Battista che battezza Gesù, del XVII secolo, attribuito al pittore barocco napoletano Andrea Vaccaro (1604 – 1670). Il Vaccaro si ispirava al naturalismo di Caravaggio, al tenebrismo di Ribera, alle opere di Reni e del Domenichino e giunse ad un equilibrato classicismo. La tela fu trafugata nel mese di ottobre del 1972 da ignoti ladri e fu ritrovata in una villa a Como perfettamente restaurata, e restituita, fu ricollocata al suo posto. Secondo un’altra versione, la tela fu recuperata a Torino da un cittadino di Cropani che la riconobbe a una mostra o ad un antiquario.
Nella chiesa è conservata la “Naca”.
Il venerdì Santo si svolge la suggestiva processione della “Naca”, termine dialettale che deriva dal greco e indica il manto di lana che copre il corpo di animali lanuti. Con questo materiale si costruivano le culle e le amache in antichità. In effetti, la struttura riccamente decorata, che porta la Madonna Addolorata con Cristo morto, ha la forma di una culla.
La “Naca” è di fattura napoletana del 1600/1700.
La statua di san Giovanni, custodita nella chiesa, porta i capelli che appartenevano ad una ragazza deceduta il secolo scorso. Si dice che anche i capelli della Madonna sulla Naca appartenevano ad una donna deceduta.








