La raffigurazione nell’arte bizantina avviene con un disegno piatto, quasi ad astrarre l’immagine per esaltare la spiritualità dei personaggi sacri. La regalità delle figure rappresentate è data dai loro abiti sontuosi, dai colori vivaci e dalla loro posizione solenne. Molte sono le rappresentazioni della Deesis, termine che deriva dal greco e significa “intercessione”. Cristo viene raffigurato nell’atto di benedire, in genere tra la Madonna e S. Giovanni Battista. Molto raffigurato è anche l’immagine del Cristo Pantocratore, dal greco pantocrator, “sovrano di tutte le cose”, nella quale Cristo viene dipinto nell’atto di benedire con le tre dita della mano destra, seduto su un trono. Altra raffigurazione presente in alcune grotte è quella della Madonna Odigitria, dal greco “odigos”, che indica “Colei che guida”, in cui la Madonna viene rappresentata con Gesù Bambino in braccio benedicente che tiene nell’altra mano una pergamena con le leggi. Altre immagini raffigurano Vescovi, Papi, Santi e scene di vita religiosa. Le immagini bizantine avevano soprattutto una funzione didattica-didascalica. Ecco alcune mie foto, nell’ordine: Chiesa ipogea di Sotterra (Cs), Affresco nella Chiesa dello Spedale di Scalea (Cs), Deesis nell’abisde che apparteneva alla Chiesa di S. Zaccaria di Caulonia (RC), Santo nella Chiesa di S. Maria di Campo di S. Andrea Apostolo dello Ionio Marina (Cz), Affresco nella Grotta di Monte Stella di Pazzano (RC).

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